Glosario enologico
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Le
malattie del vino
Come più volte ripetuto,
il vino è un
elemento vivo e come tale soggetto a trasformazioni organolettiche.
Come tutti
gli esseri viventi è soggetto a malattie, che possono essere curate se
preventivamente riconosciute. Di seguito troverete un elenco delle
principali
malattie causate da batteri, modificazioni microbiche. In generale
quando ci
troviamo di fronte ad una di queste alterazioni la causa è da imputare
alla
scarsa attenzione alla igiene degli strumenti e dei locali adibiti alla
vinificazione. Per chi si avvicina alla vinificazione come piccolo
produttore i
rischi di contrarre una delle seguenti malattie sono maggiori, poiché
non si
dispone di tutti quei macchinari e accorgimenti ormai comuni nelle
cantine
professionali. Ecco perché il vino deve essere controllato da un laboratorio
enologico
verso novembre e a fine aprile, almeno per le prime due stagioni.
Fioretta (Mycoderma
vini): si manifesta con la formazione di un sottile strato
bianco o
rosa sulla superficie del vino, in seguito diventa sempre più spesso
fino a che
non si stacca e precipita sul fondo, a questo punto in superficie se ne
crea
uno nuovo. Il vino ammalato di fioretta dapprima non si altera troppo,
ma poi
comincia a prendere quel inconfondibile sapore d'aceto e a perdere la
sua
gradazione alcolica.
La fioretta si sviluppa facilmente in vini esposti all'aria, quindi
consiglio
di tenere i contenitori sempre pieni all'orlo oppure dotarli di tappi
colmatori.
La terapia più comune per il vino colpito da fioretta è di filtrarlo e
travasarlo in una botte pulita e solfitata. Prima però bisognerà
staccare il
velo di fioretta superficiale in modo da lasciarlo sul fondo della
botte. Se il
vino fosse già in bottiglia l'unica rimedio è consumarlo entro
brevissimo
tempo.
Acescenza
(Bacterium aceti):
è la malattia più diffusa e
pericolosa, infatti, se diagnosticata in fase avanzata, ha effetti
irreversibili, in altre parole non ci sono rimedi. Si presenta come uno
strato
bianco-grigio sulla superficie del vino di odore acetoso. In seguito lo
strato
precipita sul fondo e incomincia a dare odore e sapore di aceto e a
schiarire.
Per prevenire tale malattia bisogna come sempre attenersi a tutte le
norme di
igiene, avendo cura di scartare in vendemmia tutti i grappoli marci e
acetosi.
Girato: tipico malattia dei vini di climi caldi e
poco
alcolici (<12°), prodotti da uve non sane. Si manifesta con un
progressivo
intorbidimento del vino, che rende distinguibile una parte più densa,
che
successivamente precipita sul fondo. Per prevenire questa malattia
causata da
batteri lattici è bene effettuare un numero discreto di travasi. Se
scoperta
per tempo si può tentare di filtrare il vino e solfitarlo con 5-10 g/hl
di
anidride solforosa.
Filante : malattia tipica dei vini bianchi e giovani
in
bottiglia, il vino diventa meno brillante e più oleoso. Se il vino è
già in
bottiglia il difetto può regredire spontaneamente, le sostanze
alteranti
precipitano sul fondo.
Alterazioni
chimico fisiche: Il vino
può
diventare torbido e cambiare di colore se viene a contatto con metalli
o con
prodotti a contenuto ferroso, rameico e fosforoso.
Alterazioni
del gusto e dell'odore:
queste
sono causate dalla non osservanza delle norme igieniche. E'
fondamentale la
pulizia periodica di botti, damigiane, contenitori, tubi, inoltre nei
locali
delle vinificazione e nelle cantine non vi deve essere la presenza di
motori a
scoppio (moto, auto, taniche di benzina, gasolio e vernici).
Winex, Museo del Vino, Firenze
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